Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Dossier realizzato in occasione di Saie 2000, con approfondimenti relativi all’uso del legno in edilizia.Interviste: Holzbau – Guido Durazzano, F.lli Feltrinelli Progetti e Costruzioni – Ugo Terzi, Leitinger e PHB Holzbau – Bruno Gatta Interviste Saie 2000 Intervista a Guido Durazzano responsabile marketing di Holzbau Spa – Bressanone (Bz) Infobuild: L’incremento del volume d’affari legato al settore della ristrutturazione e del recupero edilizio vi ha indotto a modificare in qualche misura la vostra produzione? Durazzano: Da un punto di vista del progetto generale, noi non diversifichiamo il settore delle coperture differenziando gli interventi legati al recupero piuttosto che al nuovo, poiché viviamo ogni fornitura come nuovo intervento. Dovendo individuare un prodotto di riferimento specifico per la ristrutturazione, ritengo che il solaio collaborante in legno lamellare e calcestruzzo armato rappresenti una soluzione mirata a particolari problematiche spesso presenti negli interventi di recupero. Il solaio collaborante è composto da un sistema costituito da travi in legno lamellare che lavorano a flessione, da un tavolato e delle perline che sono sia la finitura di intradosso che un cassero a perdere su cui è possibile effettuare la gettata, creando una sezione collaborante dove il calcestruzzo è compresso grazie alla congruenza data dai connettori metallici. Questo prodotto, estremamente versatile, viene utilizzano in tipologie molto variabili in relazione alle richieste di progetto. Questi particolari solai di fatto vengono progettati su misura, di volta in volta a seconda delle esigenze. Ma è la leggerezza propria delle nostre coperture forse il fattore che le vede impiegate senza gravare eccessivamente su strutture che spesso hanno problemi statici. La nostra produzione forse non è cambiata in funzione di questo incremento di recuperi, il modo di progettare dei professionisti invece sì, perché il legno è spesso il materiale ideale. Infobuild: L’andamento positivo del settore edilizio ha incentivato un maggiore utilizzo del legno per impieghi strutturali? Durazzano: Abbiamo registrato un incremento dei volumi di vendita che riguarda l’intero settore. Basti dire che il nostro volume d’affari è aumentato del 10% come entrata ordini. A mio parere il settore vive una fase di crescita che si attesta su valori ancora superiori. Per decenni siamo stati quasi soli ad operare in questo campo. Ora, all’interno di questo mercato, sono presenti molti attori. Per effetto di una precisa scelta strategica Holzbau punta alla qualità più che ai volumi di vendita. Attualmente Holzbau tratta 30.000 m3 annui, pari a oltre 60 miliardi di fatturato, di materiale progettato e spessissimo fornito in opera. Nel mercato delle travi standard stanno entrando diversi produttori con l’obiettivo di fare volumi. La nostra politica ci ha portato a strutturarci per dare valore aggiunto con il know how, con la progettazione, con soluzioni ingegneristiche. Per questo il nostro ciclo progettuale – produttivo ha tempi più lunghi. Dal momento in cui si pensa ad un progetto di una certa entità e lo si realizza possono passare vari mesi, per motivi che non dipendono da noi. Questa operatività presenta il vantaggio della continuità nel lavoro e della possibilità di fare una programmazione su periodi più ampi, senza quindi risentire troppo degli alti e bassi del mercato. Certo presuppone un’organizzazione ricca di competenze di elevato livello all’interno dell’ufficio tecnico, una notevole attenzione alla qualità del prodotto ed alla sua durabilità. Tutti questi obiettivi sono stati raggiunti facendo fruttare le esperienze raccolte in 25 anni di lavoro e sfruttando bene tutte le qualità del materiale. Una crescita graduale, ma su solide basi: questa la filosofia adottata da tutto il gruppo Rubner, di cui Holzbau fa parte. Infobuild: Ritiene che il Saie rappresenti un utile strumento per l’acquisizione di clientela? Durazzano: Il Saie rimane una vetrina importante, la più importante per quante riguarda il nostro settore in Italia ed ha una notevole valenza internazionale. Certo partecipiamo anche ad altre iniziative all’estero, che ci sono utili per ampliare i nostri contatti ed i nostri volumi di export. Esportiamo nell’area del mediterraneo poco ma con soddisfazione in Spagna, Turchia, Grecia. Abbiamo in programma di spingerci in Medio Oriente, Tunisia, Algeria, ove già esistono delle buone basi per intraprendere una collaborazione sia a livello di comunicazione che a livello tecnico. Consegnare e installare strutture come quelle da noi realizzate comporta una serie di problemi spesso di difficile soluzione. I nostri lavori sono spesso caratterizzati da grandi luci, trasporti eccezionali, situazioni di posa complesse; non tutto quello che si può fare da noi è esportabile! Non a caso per soddisfare meglio la richiesta del sud Italia abbiamo costruito uno stabilimento di produzione a Calitri in Irpinia con una sua struttura di supporto tecnico progettuale. Moltissimi contatti qui a Bologna sono proprio con clienti del Sud. Infobuild: Quale ruolo assolve Internet nell’ambito del settore dedicato ai prodotti per l’edilizia? Durazzano: Internet servirà sempre più come strumento di supporto per l’informazione ai progettisti. Gli uffici tecnici dovranno vincere le ultime resistenze ed adattarsi a fornire informazione ed assistenza in rete. L’idea di progetto in rete prevede la realizzazione di un archivio delle realizzazioni in cui sarà possibile effettuare una ricerca mirata per area geografica, per tipologia di realizzazione o per tipologia di struttura. Il passo successivo porterà al dialogo diretto col cliente per un contatto mirato a soddisfare le sue specifiche esigenze. Intervista a Ugo Terzi, progettista e consulente tecnico di F.lli Feltrinelli Progetti e Costruzioni – Milano La Rubner Holding, di cui anche Holzbau fa parte, ha ufficializzato l’acquisizione della F.lli Feltrinelli – Progetti e Costruzioni. InfoBuild: Qual è oggi il campo operativo della F.lli Feltrinelli – Progetti e Costruzioni? Terzi: Ci siamo indirizzati in modo marcato ad operare nell’ambito del settore delle case, infatti i comparti del turismo e del tempo libero sono ambiti in cui si aprono enormi potenzialità, soprattutto nel nostro Paese. Da ciò la scelta di operare nel settore delle forniture di residenze per il turismo, villaggi vacanze, ecc. Noi offriamo case chiavi in mano e realizzate a misura del cliente. I nostri prodotti sono progettati ad hoc sulla base delle esigenze del cliente, sotto l’aspetto tipologico, morfologico e dei materiali impiegati. Le nostre case sono destinate ad essere utilizzate nel breve periodo, quello delle vacanze, e sono concepite in modo spartano rispetto alla produzione Rubner. Infatti la nostra casa madre è specializzata nella produzione di case residenziali destinate ad essere residenze di lungo periodo, connotate da un livello qualitativo elevato e da finiture di estrema raffinatezza. Oltre al mercato delle residenze turistiche, le nostre case sono particolarmente adatte, sotto molteplici aspetti, per essere impiegate in situazioni di emergenza indotte da catastrofi e disastri ambientali. Stiamo lavorando nelle Marche ed in Umbria per sanare situazioni ancora legate al terremoto di qualche anno or sono e, sempre nella stessa area, abbiamo già portato a compimento consistenti forniture nell’arco dello scorso anno. Proprio in questi contesti le nostre case sono in grado di fornire una risposta veloce, efficace e di qualità. Intervista a Bruno Gatta – responsabile commerciale della Gatta Marco srl – Lavone di Pezzaze (Bs) Rappr. per l’Italia di Holzindustrie Leitinger e PHB Holzbau Infobuild: L’incremento del volume d’affari legato al settore edile ed in particolare al comparto della ristrutturazione vi ha indotto a proporre nuovi prodotti sul mercato? Gatta: Abbiamo iniziato a seguire il comparto edile a partire dal grande sviluppo che ha avuto l’edilizia alla fine degli anni ’80 in occasione dei mondiali di calcio del 1990. In quell’epoca si è iniziato ad operare nell’ambito di forniture tradizionali: sottomisure, tavole da ponteggio, ecc. destinate alle grandi città come Milano, Roma, Torino, ove avevano sede gli stadi più importanti. Da allora la richiesta di questi prodotti si è mantenuta su livelli discretamente elevati. In conseguenza di ciò, due delle aziende da noi rappresentate hanno deciso di assumere una precisa specializzazione introducendo sul mercato italiano il KVH, un legno massiccio giuntato di testa, connotato da costi più basse rispetto al lamellare tradizionale. La preparazione di questo prodotto richiede molta cura e molti controlli soprattutto per il mercato italiano, ove il livello qualitativo richiesto è decisamente superiore rispetto a quello accettato ad esempio in Germania. Questo prodotto viene impiegato soprattutto nella realizzazione di tetti, pergole, ecc. ove assolve gli aspetti relativi all’orditura del tetto, che rappresentano quantitativamente la parte più rilevante, e costituisce una soluzione valida in sostituzione e/o in combinazione con l’impiego del lamellare. Le aziende da noi rappresentate hanno adattato il prodotto per il mercato italiano ed esso è risultato vincente soprattutto nel Sud e nelle Isole, ove è risultato particolarmente idoneo per le particolari caratteristiche climatiche di quelle aree. Infobuild: Il trend positivo del settore edilizio ha incentivato un maggiore utilizzo del legno in quest’ambito? Gatta: Esiste ancora una scarsa cultura sulla materia prima legno. Certo il legno è ecologico, viene proposto in accostamento alla pietra, al cemento. Si è verificata una crescita generale del mercato e quindi anche un incremento dei volumi di legno impiegati, ma non credo che ciò sia il risultato di una scelta precisa indirizzata sulla materia prima legno. In realtà si guarda al legno ancora con diffidenza per i problemi legati alla sua manutenzione e a causa della scarsa diffusione di una buon livello di informazione sul legno. Infobuild: Il Saie rappresenta un utile strumento per la vostra azienda? Gatta: Ritengo che il Saie per quanto riguarda il nostro settore, potrebbe avere anche cadenza biennale. Sarebbe forse necessario prevedere la possibilità di occasioni d’incontro diverse, non necessariamente legate alla presentazione di prodotti. Stiamo vivendo un momento di crescita del mercato. E’ tuttavia opportuno riflettere sui possibili impieghi dei diversi materiali e fare delle valutazioni legate al contesto degli accadimenti che si svolgono attorno a noi. Un esempio per tutti. In occasione del terremoto di Assisi la basilica di S.Francesco, nella quale alle travi di legno erano state sostituite travi di cemento armato che non hanno retto le sollecitazioni del sisma, per questo ha riportato gravi danni. Il nostro settore non ha saputo sfruttare l’accadimento per fare cultura del legno e spingere a determinate soluzioni d’utilizzo. Recentemente l’Umbria, la Toscana e le Marche hanno imposto nelle ristrutturazioni l’utilizzo del legno. Questa presa di posizione meriterebbe un commento ed un giusto risalto. E’ necessario operare per diffondere la cultura del legno e preparare gli operatori di settore. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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