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Secondo l’inchiesta condotta dall’ISAE su un panel di circa 500 imprese a settembre il clima di fiducia, considerato al netto dei fattori stagionali e calcolato in base 2000=100, subisce un severo peggioramento rispetto al mese precedente: l’indice passa da 93,0 a 86,3 ritornando sui bassi valori dello scorso luglio. Tra le variabili componenti l’indicatore, peggiorano sia i giudizi sui piani di costruzione sia le aspettative sull’occupazione. Analizzando le altre variabili rilevate, si conferma il quadro cupo evidenziato dall’indicatore di fiducia: le opinioni espresse dagli intervistati segnalano un crescente pessimismo sia per quanto riguarda i giudizi sull’attività di costruzione sia per le prospettive sui piani di costruzione. Il saldo della tendenza dei prezzi praticati nel settore è in forte diminuzione: nel mese di settembre il numero di imprenditori che prevede un aumento nei prezzi praticati nel settore è uguale al numero di coloro che prevedono una diminuzione. Le previsioni sulla durata dell’attività assicurata, variabile espressa in mesi e destagionalizzata, sono improntate alla cautela. Aumenta il numero di imprenditori che trova ostacoli limitanti l’attività di costruzione: la relativa percentuale raggiunge il valore massimo dal luglio 1998. Per quanto riguarda gli ostacoli, gli imprenditori giudicano l’insufficienza di domanda il principale ostacolo allo svolgimento dell’attività. Il deterioramento dell’indice generale della fiducia si diffonde, a livello settoriale, in modo omogeneo. Infatti, sia per l’edilizia sia per le opere non edificatorie si osserva un forte peggioramento della fiducia. Situazione nel mese di riferimento (settembre 2008) Analizzando i giudizi espressi dagli imprenditori intervistati, si evidenzia un generale peggioramento delle opinioni sulle principali variabili concernenti l’attività di impresa. Infatti, nel mese di settembre, segnali decisamente negativi provengono dai giudizi sui piani di costruzione: il saldo passa da -7 a -12, rimanendo negativo e nella media del periodo aprile-maggio. Analogamente, anche i giudizi sull’attività di costruzione sono in deciso peggioramento: il relativo saldo passa da 7 a -3 ridimensionando l’ottimismo registrato lo scorso mese. La maggioranza degli imprenditori intervistati dichiara di trovare ostacoli limitanti l’attività di costruzione: la relativa percentuale raggiunge un massimo dal luglio 1998 (si passa dal 51% del mese di agosto al 58%); inoltre, tra gli ostacoli dichiarati, l’insufficienza di domanda è giudicato l’ostacolo principale allo svolgimento dell’attività. Previsioni per i successivi tre mesi L’aumentata percezione della crisi economica induce gli imprenditori intervistati a un generale pessimismo circa l’evoluzione a breve termine dell’attività del settore. Infatti, le aspettative sui piani di costruzione subiscono un deciso ridimensionamento rispetto al mese scorso (il saldo passa da 14 a -5 ritornando negativo dopo cinque mesi consecutivi di segno positivo) così come le prospettive sull’occupazione (il saldo passa da 2 a -7, ritornando negativo e sui livelli dello scorso luglio). Infine, diminuisce drasticamente il saldo delle previsioni sui prezzi praticati nel settore: il relativo saldo passa da 14 a 0 posizionandosi sui livelli medi del periodo gennaio febbraio 2008. Per quanto riguarda le aspettative sulla durata dell’attività assicurata, variabile espressa in mesi e rilevata trimestralmente, gli imprenditori prevedono un periodo più breve di attività (da 14,5 mesi a 12,3 mesi) rispetto al trimestre scorso. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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