Sicurezza: a fine marzo il varo del Testo unico

Entro la fine di marzo (il 27 o il 28) il Consiglio dei ministri potrà licenziare definitivamente il Testo unico sulla sicurezza del lavoro. Dopo il via libera della Conferenza Stato-Regioni, le commissioni parlamentari chiamate a esprimere i pareri di conformità hanno fissato i rispettivi calendari.
«Grande soddisfazione per un risultato non solo importante, ma indispensabile, anche in considerazione del fatto che nella legislatura precedente era stato proprio questo lo scoglio nel quale il Testo unico si era incagliato», è stato espressa dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, dopo l’ok della Conferenza Stato-Regioni. Mentre i sottosegretari al Lavoro, Antonio Montagnino, e alla Salute, Gian Paolo Patta, hanno sottolineato «il lungo lavoro compiuto in questi mesi e il perfetto raccordo con le Regioni, che ha consentito di superare problemi e difficoltà rispettando il riparto delle competenze previste dall’articolo 117 della Costituzione».
Dalla Conferenza presieduta dal Governatore dell’Emilia-Romagna Vasco Errani, è emerso un consenso generale sull’urgenza del provvedimento. «Gli emendamenti delle Regioni – ha poi spiegato Errani – sono stati recepiti e il testo è stato migliorato soprattutto per quello che riguarda la razionalizzazione dei controlli, il sistema di vigilanza e il coordinamento fra le istituzioni. Si supera così un ritardo legislativo in un settore strategico». Perplessità sono state sollevate, invece, dalla Regione Veneto, per quanto riguarda la semplificazione delle procedure.
«Raccomanderemo che il Parlamento approfondisca alcuni punti per rendere meno onerosi alcuni adempimenti per le imprese», ha annunciato il ministro per gli Affari regionali, Linda Lanzillotta.
Lo schema di decreto legislativo che attua la legge delega 123 dell’agosto 2007 dovrà essere approvato ora dalle commissioni Lavoro e Affari sociali di Camera e Senato (che avrebbero in teoria 40 giorni di tempo).
L’orientamento prevalente è però quello di accelerare.
«Ritengo che approvare quanto prima il nuovo Testo unico rappresenti il viatico migliore per renderne concreti gli auspici», ha detto il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Gianni Pagliarini (Comunisti italiani), che ha anche avanzato la proposta di realizzare una mappatura delle aziende a rischio per avviare controlli mirati.
Il presidente della commissione Lavoro Tiziano Treu (Pd) ha accolto la richiesta di Maurizio Sacconi (Forza Italia) di riascoltare le organizzazioni delle imprese che hanno duramente criticato il capitolo delle sanzioni.

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