Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
A cura di:La Redazione E’ possibile trasformare la propria abitazione in Smart Home con interventi non troppo invasivi? La risposta è sì e, secondo una recente analisi di MCE Lab, i vantaggi che ne derivano sono molti e interessano il risparmio energetico, la diminuzione dei costi in bolletta e l’aumento del valore dell’immobile che può arrivare al 40%. Si parla di Smart Building nel caso di edifici dotati di sistemi efficienti capaci di gestire e monitorare i consumi, in modo da ottimizzarli, ma anche di impianti in grado di regolare i parametri fisici associati al benessere ambientale. Gli ambiti di intervento possono essere molteplici, dall’illuminazione, ai sistemi di riscaldamento e raffrescamento efficienti, che possono essere monitorati e gestiti da remoto. Grazie ai nuovi dispositivi smart, ai sensori e contatori intelligenti, si ottimizzano le performance degli impianti e i consumi di energia Prima di tutto, spiega Giuliano Dall’Ò, Coordinatore di MCE Lab e professore del Politecnico di Milano, è necessario rivolgersi a professionisti competenti e con “una visione trasversale sui lavori da fare, a partire dall’ambito prioritario dell’intervento”, che, nel caso di lavori in ambito residenziale, è l’elettricista, che deve anche rilasciare il certificato di conformità. Se è più semplice progettare soluzioni per le villette e le case singole, la tecnologia oggi permette di realizzare interventi anche nelle abitazioni in condominio. Gli interventi per trasformare la propria casa in Smart Home Un sistema di gestione intelligente delle tapparelle, che per esempio le apre in inverno quando c’è il sole e le chiude in estate nelle ore più calde, garantisce un risparmio sui costi di gestione del riscaldamento/raffrescamento che può arrivare al 10%. Se poi si aggiunge un sistema che regola la temperatura della stanza a seconda della presenza o meno di persone e della temperatura esterna, il risparmio può raddoppiare. E’ poi molto utile poter gestire tali sistemi da remoto: MCE Lab ci ricorda infatti che gli impianti di riscaldamento e raffrescamento sono tra i più energivori e quindi riuscire a programmare le temperature delle singole stanze nelle diverse ore della giornata, per esempio con le valvole termostatiche evolute collegate con il wireless, influisce in maniera significativa sul risparmio energetico, con risparmi sui costi che, installando apparecchi e sistemi in classe A, possono arrivare fino al 40%. Secondo la simulazione fatta da MCE Lab considerando i prezzi dell’energia ad aprile, l’investimento per trasformare in Smart Home un appartamento di 100 mq è di circa 8.000 €. Cifra che, grazie all’incentivo del 50% si dimezza a 4000 €, garantendo ottimi benefici in termini di comfort ambientale, risparmio energetico, riduzione delle emissioni e dei costi di gestione. “Secondo i dati di ARERA un utente medio con impiego di 6 kW spende circa 2.000 €/anno, con un sistema smart ben utilizzato il costo si ridurrebbe del 40%, con un risparmio di circa 800€/anno. Se lo stesso appartamento viene riscaldato con un sistema a gas, il costo di riscaldamento più acqua calda è pari a circa 1.100 €/anno e il risparmio ottenibile con il sistema smart è di circa il 20%, pari a 200 €/anno, per un totale di un migliaio di € all’anno nella più conservativa delle ipotesi”. I vantaggi possono naturalmente aumentare installando pannelli fotovoltaici su tetto, ma anche su balcone o terrazzo, con un investimento contenuto: un pannello di circa 1,5 mq permette una produzione annua di 250-300 kWh, con un incremento nei mesi estivi. Infine, una recente analisi di Immobiliare.it evidenzia che passare dalla classe energetica G alla D assicura aumento del valore dell’immobile fino al 18%, in caso di passaggio alla A l’aumento è del 40%. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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