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Il Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), Giuseppe Pisauro, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’esame del disegno di legge di bilancio 2022, ha quantificato in 30,8 miliardi l’onere complessivo dei bonus edilizi nel periodo 2022-2036 30,8 miliardi nel periodo 2022-2036: a tanto ammonta l’onere dei bonus edilizi per gli interventi di efficientamento degli immobili, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico e miglioramento del verde. E’ il dato emerso nella relazione del Presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Giuseppe Pisauro, in audizione in Commissione Bilancio di Camera e Sernato sul DDL di bilancio. Il Superbonus concentra le maggiori risorse, 14,1 miliardi, “portando a 33,3 miliardi il finanziamento di tale incentivo dalla sua introduzione a oggi”. A partire dagli ultimi dati pubblicati da Enea, aggiornati al 31 ottobre 2021 e relativi all’utilizzo del Superecobonus 110% – che rilevano che al 31 ottobre erano stati ammessi a detrazione 9,7 miliardi di euro, cui corrispondono agevolazioni future per circa 10,7 miliardi di euro, e sono state oltre 57.600 le asseverazioni presentate – Pisauro segnala che gli interventi attualmente ammessi alla maxi detrazione rappresentano l’85% circa “di quelli attesi nelle stime ufficiali al momento dell’introduzione della misura per i primi 18 mesi di applicazione del provvedimento” e hanno interessato soprattutto gli edifici unifamiliari (i condomini sono infatti solo 8.356). L’importo medio di 169.000 euro per fabbricato è piuttosto alto (così suddiviso: 573.600 euro per i condomini e 100.000 euro per gli edifici unifamiliari) e il trend della spesa media è in costante crescita, il che può significare sia l’asseverazione di interventi più complessi sia un aumento dei costi dei singoli interventi. Ecobonus vs Superbonus: Italia divisa in due Giuseppe Pisauro segnala poi che l’ecobonus (detrazioni dal 50 all’85% delle spese sostenute) negli anni ha interessato un numero molto maggiore di interventi di importo più contenuto (circa 395.000, per una spesa media unitaria di circa 8.800 euro) e vi è una significativa differenza nella ripartizione territoriale tra agevolazioni previste per il Superbonus 110%: nel 2019 il 44% delle spese agevolate per interventi al nord e 34% per interventi al sud e l’ecobonus : più del 72% al Nord e solo l’11 per cento al Sud “in Calabria per esempio la spesa agevolata su base annua con il Superbonus è più di 10 volte quella agevolata in passato con l’Ecobonus”. Le cause sono varie: dalla possibilità di usufruire di sconto in fattura e cessione del credito, alla maggiore detrazione riconosciuta. Pisauro si è anche soffermato sul tema delle “tensioni sui prezzi dei servizi agevolati e delle materie prime come segnalato dagli operatori del settore e dalle rilevazioni Istat”, che hanno portato da luglio 2020 a un aumento dei costi di costruzione dei fabbricati del 12% per quelli industriali e del 5% per quelli residenziali. Tali aumenti potrebbero spingere le spese verso i massimali, con un conseguente aumento del costo complessivo per l’erario e, in caso di interventi di importo vicino al massimale, diminuire l’entità degli interventi sottoposti ad agevolazione. Inoltre l’assenza di contrasto di interessi tra fornitori e acquirenti, dovuta alla totale copertura dei costi dell’incentivo, “potrebbe aver influito su prezzi concordati sui lavori ammessi e aver accresciuto l’onere complessivo della misura”. Una misura, ha concluso Pisauro, particolarmente generosa e la cedibilità totale del credito potrebbe aver generato comportamenti fraudolenti. Proprio per arginare questi ultimi è stato pubblicato in GU il Decreto Antifrodi DL 159/2021 accolto come sappiamo da qualche perplessità. Inoltre, “proprio al fine di contrastare tali effetti il DDL di bilancio prevede l’applicazione di nuovi massimali di spesa per specifiche categorie di beni”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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