Il Superbonus promosso a pieni voti dalla Commissione Europea

Il Superbonus promosso a pieni voti dalla Commissione Europea

L’Osservatorio della Commissione Europea del settore edilizio ha riconosciuto 4 stelle su 5 al Superbonus 110%, valutandolo positivamente come misura per la riqualificazione efficiente del patrimonio edilizio, per la ripresa di un settore in crisi da molti anni e strumento facilmente trasferibile ad altri paesi dell’UE 

Il Superbonus promosso a pieni voti dalla Commissione Europea

L’Osservatorio europeo del settore edilizio ha recentemente pubblicato un Report dedicato al Superbonus 110%, promuovendo la misura, adottata con il Decreto Rilancio nel 2020, con 4 stelle su 5, e suggerendo le possibili migliorie. Un punteggio che si basa sull’alto volume di domande presentate e approvate, e che continuano ad aumentare.

Il settore edile in Italia ha sofferto 10 anni di pesante crisi e ancora oggi, nonostante la ripresa, il livello di attività è inferiore del 35% rispetto al 2008. In questo scenario il Superbonus, si legge nel Report, ha garantito importanti vantaggi, stimolando la crescita del settore delle costruzioni con interventi in grado di riqualificare il nostro patrimonio edilizio, obsoleto ed energivoro, coerentemente con gli obiettivi del PNRR.

Gli ultimi dati dell’Enea, aggiornati a fine febbraio, parlano di una crescita continua degli investimenti, per un ammontare complessivo che ha superato i 21 miliardi di euro e un totale di oltre 122.500 asseverazioni. I dati pubblicati nell’Osservatorio della Commissione, aggiornati a fine novembre riportano 70.000 asseverazioni, per un investimento di oltre 11,9 mld di euro e un costo per lo Stato di 13,12 miliardi. Dal lancio della misura il 71% del budget complessivo è già stato assegnato.

La Commissione Europea evidenzia che il successo dello schema Superbonus è dimostrato anche dai risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio dei conti pubblici italiani che segnala che il volume delle vendite di immobili residenziali è significativamente cresciuto negli ultimi due semestri per i quali sono disponibili i dati, e a un tasso molto più alto di quello registrato tra il 2015 e il 2019.

Grazie al Superbonus il volume delle vendite di immobili residenziali è significativamente cresciuto

Nonostante il successo della misura, con impatti positivi sui cittadini, le imprese e gli istituti di credito, la Commissione invita il Governo a fare qualche miglioramento.

Innanzitutto bisognerebbe estendere il limite temporale in modo da garantire la fattibilità anche di interventi più complessi e limitando così il rischio che progetti già approvati non riescano ad essere completati. Obiettivo in parte raggiunto con le proroghe inserite nella Legge di Bilancio.

Il Superbonus andrebbe inoltre ammesso per una gamma più ampia di edifici – tra cui per esempio gli hotel – riuscendo così a generare interessanti flussi di reddito e benefici.

E’ poi indispensabile semplificare procedure e burocrazia per facilitare l’accesso alla misura da parte di cittadini e imprese. Il Decreto Semplificazioni va in questa direzione.

Infine, indipendentemente dal fatto che il lavoro venga eseguito, a garanzia della qualità dei lavori, bisognerebbe ammettere i costi preliminari tra cui la perizia edilizia di valutazione dei lavori.

La Commissione si domanda poi se sia necessario lasciare l’obbligo di miglioramento di 2 classi energetiche ante e post intervento, o se forse non sarebbe più efficace focalizzarsi sulla riduzione del fabbisogno energetico, piuttosto che sulla classificazione energetica.

Superbonus 110%, uno strumento trasferibile ad altri paesi

Secondo la Commissione la struttura dello schema Superbonus è facilmente trasferibile ad altri paesi. I governi nazionali dovrebbero naturalmente definire un appropriato tasso di sgravio fiscale e un budget in base alla situazione dei singoli contesti nazionali.

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