Terremoto: a Bazzano Linea Legno del Gruppo Wood Albertani

Linea Legno del Gruppo Wood Albertani spa, industria leader nel settore del legno lamellare, è presente nel nucleo industriale di Bazzano da circa un ventennio, ed è pronta ad offrire il proprio contributo per la ricostruzione della città dell'Aquila, con strutture in legno all'avanguardia, utilizzando manodopera locale.
E' sempre più insidioso il rischio che la ricostruzione sia affidata ad imprese ed ingegneri esterni, è invece fondamentale il coinvolgimento di aziende locali solide, capaci di strategie innovative ed ecocompatibili.
Il legno lamellare è poco conosciuto, ma è privilegiato già da anni nelle costruzioni di architetti di fama internazionale, non ultimo Renzo Piano, con cui l'industria Albertani collabora da anni, consente strutture sicure e di ampie dimensioni, con una resistenza al fuoco anche superiore, rispetto alle strutture in acciaio o in calcestruzzo armato.
E' un materiale da costruzione prodotto dall'uomo con l'incollaggio di tavole in legno, un prodotto nuovo che parte da una spiccata concezione artigianale, e che potrebbe garantire nell'aquilano, un ciclo industriale rinnovato e di vaste dimensioni.
Sono diverse, le tecniche ed i materiali base da costruzione che utilizza l'azienda, garantendo strutture durevoli e affidabili con un alto isolamento termico, per cui la costruzione civile è in grado di mantenere fortemente il calore; permettendo il consolidamento di solai in legno storici o recenti, con articolati sistemi di calcolo per svolgere al meglio interventi di questo tipo; ed assemblando pannelli isolanti autoportanti, con capacità portanti superiori, che consentono di eliminare le partizioni secondarie.
I manufatti sono garantiti per un decennio e necessitano di una manutenzione minima.
Il Gruppo promuove principalmente lo sviluppo sostenibile, ed il suo obiettivo primario consiste nel mantenere una crescita economica compatibile, con l'equità sociale e gli ecosistemi, operando esclusivamente nel massimo rispetto dell'equilibrio ambientale.
La città capoluogo, e l'intera provincia si avviano verso una ricostruzione rapida che rischia, senza controlli, di restituire un assetto urbano invivibile con futuribili quartieri dormitorio, che poco hanno a che fare con la storia e la cultura dell'Aquila.
Riflettere su una possibile alternativa, che traini un serio rilancio economico del territorio, offrendo lavoro alla manodopera locale, senza trascurare la necessità di una nuova idea di città, soprattutto ecocompatibile, è una necessità con cui il territorio e la politica locale devono misurarsi velocemente, inserendosi rapidamente in scelte e progettazioni che se da un lato già rischiano l'ennesima colonizzazione speculativa, dall'altro, toglierebbero alla città intera il diritto di programmare e ricostruire consapevolmente il proprio futuro.
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