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A gennaio 2015 si registra un ulteriore calo del prezzo delle abitazioni di seconda mano, con una flessione dell’1,2% rispetto al mese precedente. Se si prende come riferimento lo stesso periodo dell’anno scorso la caduta accumulata è 4%, da 2.139 euro ai 2.053 euro attuali. E’ quanto pubblicato dall’Ufficio Studi Idealista, che a partire da quest’anno rileverà tutti i mesi i prezzi di vendita delle abitazioni e le relative variazioni tendenziali al fine di osservare con continuità la dinamica dei valori di mercato regioni I prezzi sono cresciuti solo in Trentino Alto Adige (2,1%), Veneto (1%%) e Valle d’Aosta (0,6 %). Quotazioni invariate in Abbruzzo, il resto dei mercati regionali esordiscono nel 2015 in trend negativo, con i maggiori decrementi in in Molise (-1,9%), Marche e Lazio, entrambe con un calo medio dell’1,4 La regione Liguria resta la più cara d’italia con una media 2.858 euro al metro quadro, seguita da Lazio (2.805 euro/m²) e Valle d’Aosta (2.461 euro/m²) che scalza la Toscana dal “podio” dei prezzi regionali. All’opposto della tavola la Calabria è la regione dove le case costano meno, con una media di di 1.013 euro al metro quadro dopo un ulteriore lieve calo registrato questo mese. province Passa da 22 a 25 il numero di province che evidenziano valori in rialzo durante il mese di gennaio, molte di queste sono nel nord Italia, la macro area del paese che mostra i maggiori segnali di recupero. Con un balzo del 9,3% la provincia di Verona segna la performance migliore, accentuata da una notevole alterazione del campione di immobili più che da una reale evoluzione del mercato in questo mese. a Messina (1,8%) e Bolzano (1,6%) gli altri incrementi di rilievo. I prezzi hanno continuato a fare retromarcia nella maggior parte delle province monitorate con Ogliastra (-11,9%), Frosinone (-7,1%) e Gorizia (-5,2%) a segnare i picchi negativi. Il ranking delle province più care è guidato sempre da Savona con i suoi 3.615 euro al metro quadro ed un prezzo invariato rispetto al mese scorso. In virtù dell’incremento su riportato si avvicina Bolzano (3.204 euro/m²), mentre perde terreno Roma (3.067 euro/m²), che però resta la terza provincia con il valore immobiliare più alto. All’opposto, la più economica si conferma Biella con 811 euro al metro quadro. Città Passano da 27 a 33 i centri capoluogo in terreno positivo su quelli monitorati (105), con le città lombarde e venete che segnano il maggior numero di rivalutazioni. La migliori performance del mese spetta ancora a Verona dove il prezzo è cresciuto del 7%, per i motivi spiegati sopra. Il centro veneto precede nella classifica degli incrementi Lecco (5,7%) e Cremona (2,9%). dal folto gruppo di città in terreno negativo spiccano invece Prato (-5,6%), Cosenza (-5,3%) e Teramo (-4,2%) Tutti i grandi mercati hanno iniziato il 2015 in affanno con cali che vanno dal meno 1,6% di Torino al meno 0,2% di Napoli. Su questa linea di tendenza troviamo tutti gli altri capoluoghi, con le svalutazioni maggiori a Padova (-1,4%), Roma e Venezia, entrambe giù al ritmo dell’1,1%. Sotto questa soglia si collocano Palermo (-0,7%), Genova (-0,6%), Bari (-0,6%), Firenze (-0,4%), Milano (-0,3%), Cagliari (-0,3%) e Bologna (-0,2%). Anche a dispetto degli ultimi decrementi Venezia, con i suoi 4.406 euro al metro quadro, si consolida come città più cara d’Italia precedendo nel ranking Roma (3.632 euro/m²) e Bolzano (3.469 euro/m²) che scalza forenze dalla terza piazza. All’opposto della tavola i prezzi più bassi si trovano Biella (856 euro/m²), che precede Caltanissetta (913 euro/m²) e Agrigento (1.001 euro/m²) L’indice dei prezzi degli immobili di idealista.it Il portale immobiliare idealista.it è attualmente una delle pagine web più utilizzate in Italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. con una base dati di migliaia di immobili attualmente in vendita sul portale, la divisione studi idealista.it realizza le analisi relative al prezzo degli immobili dal 2007. Dopo cinque anni di attività idealista.it è attualmente una fonte autorevole del mercato per altri uffici studi, entità bancarie e media. Per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 197.984 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra l’1 e il 30 gennaio del 2015; questi immobili hanno superato il controllo qualità basato su informazioni come: prezzo, dimensione, distribuzione e non duplicazione. Per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono analizzati soltato quei comuni che hanno mantenuto, nel corso del periodo di studio, una media costante di 50 o più annunci di case di seconda mano in vendita. Quei comuni che non hanno raggiunto questa media sono stati esclusi dal campione di analisi al pari di quelli che hanno registrato, nel periodo dato, una variazione di più del 30% del numero di annunci. Ulteriore flessione dei prezzi delle case 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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