Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
A cura di: Valeria Erba - Anit Indice degli argomenti Toggle Misura della conduttivitàValutazione della conduttività dichiarata Il rapporto tecnico UNI/TR 11936, pubblicato il 15 febbraio 2024, rappresenta un punto di riferimento molto importante per i professionisti del settore edilizio. Fornisce strumenti per una lettura critica e consapevole delle informazioni tecniche e dei rapporti di prova sulle prestazioni termiche dei materiali e delle finiture per l’edilizia, nello specifico, conduttività e resistenza termica, in modo da valutarne l’idoneità all’utilizzo previsto. Oggi il mercato è saturo di prodotti che millantano caratteristiche di isolamento termico non sempre conformi alle normative vigenti. I principali errori di valutazione sono legati a metodi di misura non idonei, mancata elaborazione statistica dei dati e condizioni di misura non corrette, utilizzo di norme di marcatura CE che non caratterizzano prodotti per l’isolamento termico. Quando un materiale viene commercializzato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di un edificio, è essenziale che la sua capacità isolante sia valutata in modo accurato e che la sua conduttività termica sia dichiarata in modo affidabile. Misura della conduttività Per i prodotti immessi sul mercato con l’obiettivo del risparmio energetico, diventa fondamentale una valutazione accurata della conduttività termica. Il metodo della piastra calda con anello di guardia, riportato nelle norme UNI EN 12664 e UNI EN 12667, è comunemente usato per i materiali isolanti, con un’incertezza di misura stimata del ± 2%. Le norme si applicano a materiali con differenti resistenze termiche, con la UNI EN ISO 12667 per materiali con resistenza superiore a 0,5 m²·K/W (quindi i materiali con buona resistenza termica) e la UNI EN 12664 per campioni con resistenza superiore a 0,1 m²·K/W. Altri metodi di misura, come la UNI EN 1934 per pareti in muratura e la UNI ISO 9869-1 per la misurazione in campo, sono citati ma con incertezze di misura maggiori, quindi non considerati validi se si vuole caratterizzare un prodotto per isolamento termico. Valutazione della conduttività dichiarata I prodotti con marcatura CE tramite norme armonizzate o ETA che nello scopo hanno “isolamento termico in edilizia” devono dichiarare le prestazioni termiche con rigore statistico. I valori dichiarati (λ90/90) rappresentano il 90% della produzione con una confidenza del 90%. Per le finiture, come le malte per intonaci, la conduttività termica dichiarata segue regole diverse in base alle specifiche norme di prodotto UNI EN 998 o UNI EN 15824. Tali valori di conduttività non sono valori di conduttività dichiarata λ90/90 ma λ10dry, quindi con condizioni e metodi differenti meno rigorosi, non avendo le malte come scopo primario l’isolamento termico in edilizia. Si sottolinea che se un materiale viene immesso sul mercato con obiettivo di risparmio energetico dovrà eseguire la valutazione della conduttività in base alle norme vigenti tramite laboratori accreditati alla specifica prova inoltre devono essere eseguite almeno 3 misurazioni poi elaborate statisticamente grazie al metodo previsto nella UNI EN 10456. Conclusioni È fondamentale valutare con precisione la conduttività termica dei materiali destinati all’isolamento termico, anche in assenza di una norma armonizzata specifica, secondo la norma UNI EN ISO 10456. Questa prescrizione garantisce l’affidabilità del risultato e la conformità ai requisiti energetici. Approfondisci sul sito Anit Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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