Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Essere in grado di valutare la sostenibilità dei prodotti da costruzione è il nuovo scenario italiano con l’arrivo di EPDItaly®. Si tratta di un passaggio culturale che caratterizza tutta la società contemporanea, soprattutto in Europa e nel mondo anglosassone, ma cresce anche in Paesi come la Cina o l’India. Conoscere i processi produttivi e poter valutare i livelli di impatto sull’ambiente in cui quotidianamente viviamo diventa un elemento in grado di condizionare le nostre scelte di consumatori, anche per quanto riguarda l’abitazione e i rapporti di lavoro. Anche l’Italia si sta adeguando, allineandosi a standard europei e prevalenti nei Paesi più ricchi e in crescita economica. Oggi, per dare risposte chiare e credibili a queste esigenze di informazione è essenziale valorizzare strumenti e “prodotti” in grado di soddisfare adeguatamente l’esigenza di trasparenza e di conoscenza. Fra questi strumenti vi è sicuramente l’EPD (Environmental Product Declaration), la Dichiarazione ambientale di prodotto, con cui si comunicano informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi, basate sull’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) e in accordo con le norme ISO 14040, da cui scaturisce l’oggettività delle informazioni fornite. Grazie alla Dichiarazione ambientale il prodotto aumenta la sua accettabilità da parte dei consumatori e degli utilizzatori industriali e commerciali. Tra le informazioni certificate vi sono una serie di prestazioni quali ad esempio il consumo di risorse rinnovabili e non rinnovabili, secondarie e idriche; la produzione di rifiuti; la riduzione dello strato di ozono; l’acidificazione o l’eutrofizzazione. Dotarsi di una certificazione EPD costituisce pertanto una modalità per posizionarsi sul mercato in modo trasparente rivolgendosi a stakeholders e consumatori con un atteggiamento e una strategia volta a valorizzare la propria compatibilità ambientale aumentando il valore dei propri prodotti. Valore che viene riconosciuto in quanto risultato di una valutazione realizzata da un soggetto terzo indipendente accreditato. In questo scenario un valore aggiunto in termini di facilità di accesso e di acquisizione alle dichiarazioni ambientali di prodotto è sicuramente rappresentato dalla nascita in Italia di un Program Operator quale EPDItaly® recentemente riconosciuto dall’ente unico di accreditamento nazionale Accredia, secondo lo standard UNI CEI EN ISO/IEC 17065 Conformity assessment – Requirements for bodies certifying products, processes and services. Fino ad oggi infatti gli organismi di certificazione operanti sul mercato italiano dovevano accreditarsi presso Program Operator di altri Paesi. Ora possono farlo secondo lo schema italiano EPDItaly grazie al quale è possibile l’adozione di regole comuni e sotto accreditamento così da garantire la correttezza e l’uniformità delle valutazioni eseguite. E’ questo un aspetto molto sentito e richiesto dalle Stazioni Appaltanti che, secondo il nuovo Codice degli appalti, devono far rispettare i requisiti di cui al DM 11/01/2017 (CAM) per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, così come per le opere di ristrutturazione e manutenzione di edifici. Per questo sembrerebbe quanto mai opportuno l’inserimento del riferimento a EPDItaly® nei documenti di implementazione del GPP e nei Criteri Ambientali Minimi così come già fatto per altri schemi che hanno ottenuto il riconoscimento di Accredia, quale ad esempio ReMade in Italy®. Dall’Europa agli USA diventa più facile essere competitivi sui mercati internazionali In molti Paesi europei e negli Stati Uniti disporre di una certificazione EPD è conditio sine qua non per poter partecipare ai bidding (processi e richieste di offerta) ed aprirsi delle opportunità reali in questi mercati. Grazie a una serie di accordi realizzati da ICMQ, l’istituto promotore di EPDItaly®, con alcuni dei maggiori enti di certificazione europei (Ibu, Aenor, etc..) e internazionali, un produttore italiano può utilizzare liberamente la sua EPD registrata presso EPDItaly® in tutti gli schemi di rating esistenti presso questi Paesi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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