Valutazione dell’impatto ambientale nel settore edilizio: l’esperienza olandese

1. Vorrei presentare alcune esperienze olandesi sulla valutazione dell’impatto ambientale nel settore edilizio. Dopo una breve introduzione vorrei parlarvi di due strumenti olandesi: MRPI e Eco-Quantum. MRPI è una dichiarazione ambientale del materiale edilizio e quindi chiarifica le prestazioni ambientali a livello dei materiali.
Eco-Quantum, invece, è un metodo per calcolare le prestazioni ambientali di una casa. Quindi quantifica l’impatto ambientale a livello di interi edifici.

2. Il settore edilizio è la terza problematica ambientale in Olanda dopo l’agricoltura e il traffico, quindi è un settore con un impatto ambientale rilevante. Per questo il Ministero dell’Ambiente si è dimostrato molto sensibile e attento fino degli anni Ottanta ed ha sviluppato il programma DuBo, che è un programma per promuovere le costruzioni eco-compatibili. Inoltre, il ministero sta dando un supporto finanziario a diverse iniziative, tra cui anche Eco-Quantum.
I primi risultati sono state delle liste di precetto per certi materiali di costruzione, che all’inizio sono state utili, però hanno anche creato una eco-confusione sulle preferenze dei materiali.
Un esempio concreto in Olanda sono le grondaie di zinco, per le quali sono stati fatti diversi studi di life-cycle assessment per confrontarli, ad esempio, con l’alternativa in poliestere. Diversi studi hanno dato risultati diversi e ci sono stati addirittura dei procedimenti legali.
Il risultato: una eco-confusione sulla scelta del prodotto migliore e perdita di prestigio sia per il settore che per gli strumenti usati, come il life-cycle assessment. E naturalmente nessun miglioramento ambientale.

3. Per superare questa impasse è stato proprio il settore edilizio ad iniziare a raccogliere informazioni validate sugli aspetti ambientali dei materiali da costruzione mediante lo strumento MRPI.
MRPI è una etichetta ambientale di tipo 3, quindi una dichiarazione ambientale del prodotto, che si basa su uno studio di life-cycle assessment.

4. Il risultato di MRPI è una dichiarazione ambientale di un materiale edilizio, pubblicato in una scheda tecnica.
La facciata anteriore della scheda tecnica dimostra il prodotto e gli aspetti ambientali. La facciata posteriore contiene informazioni sullo studio di life-cycle assessment ed altre informazioni aziendali.
In Olanda, sono state pubblicate più di 100 schede tecniche MRPI, quindi per più di 100 materiali di costruzione sappiamo le prestazioni ambientali.

5. Cosa dicono queste esperienze sull’MRPI. Prima di tutto è importante avere informazioni ambientali univoche per supportare decisioni sull’utilizzo di materiali eco-sostenibili.
Come conseguenza, gli strumenti per quantificare l’impatto ambientale devono essere normalizzati. L’impatto ambientale deve essere valutato seguendo gli stessi principi e gli stessi assunti.
Nel settore edilizio, MRPI è lo strumento per dichiarare l’impatto ambientale di un materiale edilizio in modo univoco.

6. Adesso passiamo dal livello dei materiali al livello dell’edificio: lo strumento di riferimento è Eco-Quantum, un software per calcolare l’impatto ambientale di un edificio.
Gli utenti di Eco-Quantum sono gli architetti e le pubbliche amministrazioni. Gli architetti usano Eco-Quantum come strumento di eco-progettazione. Invece le pubbliche amministrazioni, soprattutto comuni e province, hanno con Eco-Quantum un strumento per chiedere e verificare una certa prestazione minima riguardo l’impatto ambientale di un edificio.

7. I dati tipici da inserire nel programma sono la dimensione dell’edificio, la durata della vita dell’edificio, l’uso dei materiali, l’uso di acqua e l’uso di energia.
Il database contiene più di 100 componenti edili (basati sulle informazione delle schede tecniche MRPI) con cui è possibile scegliere tra più di mille alternative. E quindi il software offre un supporto per valutare diverse alternative per migliorare l’impatto ambientale di un edificio.
L’aspetto nuovo di Eco-Quantum è che in questa versione i calcoli ambientali e i calcoli energetici sono integrati. Quindi, per esempio, se scelgo un materiale che aumenta l’uso di energia per il riscaldamento in casa, automaticamente viene rifatto il calcolo energetico e anche il calcolo ambientale.

8. La valutazione dell’impatto ambientale in Eco-Quantum avviene in tre fasi. Nella prima fase, i consumi di materie prime, energia e acqua e le emissioni nell’ambiente vengono espressi in 11 categorie d’impatto, per esempio l’effetto serra o le tossicità umane.
Nella seconda fase, le diverse categorie vengono aggregate in quattro categorie d’impatto: materie prime, emissioni, energia e rifiuti. La terza e ultima fase è il calcolo di un singolo indice, un eco-indicatore.

9. Diversi istituti di ricerca sono stati coinvolti nello sviluppo di Eco-Quantum.

10. Un progetto interessante da evidenziare è il progetto europeo LIFE Equation, un progetto LIFE che coinvolge 3 paesi, Inghilterra, Belgio e Olanda e al quale partecipano circa 100 progetti di costruzione.
Lo scopo del progetto è di promuovere la politica ambientale nel settore edilizio migliorando le prestazioni ambientali. Un obiettivo importante del progetto è analizzare l’efficacia dei metodi di precetto rispetto ai metodi di prestazione ambientale, come Eco-Quantum.

11. Uno dei comuni del progetto LIFE Equation è Zoetermeer in Olanda. Questo comune, dove sono state progettate 8500 nuove case, non è stato contento dei metodi di precetto sui singoli materiali. E quindi è nato un accordo tra 7 impresari edili e il comune per usare Eco-Quantum per calcolo delle prestazioni ambientali delle case. L’uso di Eco-Quantum è risultato in questo caso in un miglioramento ambientale del 10-15 per cento.

12. Cosa dice l’esempio di Eco-Quantum. Primo, è stato dimostrato che lo sviluppo di uno strumento tipo Eco-Quantum è fattibile. Nel caso olandese, MRPI è servito come input principale per Eco-Quantum.
Inoltre, Eco-Quantum permette flessibilità nella scelta dei materiali nel rispetto della prestazione minima. Un materiale poco sostenibile per esempio può essere scelto per ragioni estetiche se viene compensato da un uso di energia minore. E quindi aumenta la possibilità di scelta degli architetti rispetto ai metodi di precetto.
Inoltre i comuni possono utilizzare Eco-Quantum per verificare le prestazioni minime di eco-sostenibilità nel settore edilizio.

13. Per chiarezza, non esiste solo Eco-Quantum nel mondo. A livello internazionale, ci sono più di 30 diversi strumenti disponibili nel settore edilizio.

14. Concludo con alcune tendenze: innanzi tutto, c’è una tendenza a preferire metodi di prestazione ambientale invece che metodi di precetto. Questo aumenta la flessibilità e la possibilità di scelta per gli architetti.
Secondo, c’è una tendenza internazionale a quantificare gli aspetti ambientali nel settore edilizio, e quindi servono strumenti come MRPI ed Eco-Quantum, che fino adesso mancano in Italia.

Infine, con il convengo di oggi abbiamo voluto iniziare una tavola rotonda sull’eco-compatibilità del settore edilizio in Italia. Invitiamo tutti, architetti, aziende del settore edilizio, comuni, province e regioni, a proseguire per questa strada.

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