Ventimiglia: i risultati dello stage di architettura

Ad ospitare lo stage e il convegno conclusivo è stato il centro San Francecsco, nel cuore del centro storico medievale. Sono stati proprio gli studenti ad illustrare alle autorità presenti e al pubblico i risultati dello stage.
L’organizzazione è stata curata dalla Fondazione Giorgio Labò di Genova, in collaborazione con l’associazione culturale “Nuovi Orizzonti”, e con il supporto logistico e contributo del Comune di Ventimiglia. “Si tratta di risultati davvero eccellenti che contribuiranno a sviluppare e perfezionare il lavoro avviato da questa amministrazione per la riqualificazione e il rilancio del centro storico di Ventimiglia – dichiara il sindaco Gaetano Scullino -. Le proposte tecniche, di notevole interesse, permetteranno di contribuire – prosegue il sindaco – al recupero di Ventimiglia alta, anche attraverso i numerosi progetti di investimento che stiamo varando, grazie alla fattiva e piena collaborazione della Giunta regionale, che ringrazio sentitamente. Grazie all’intervento del Presidente Burlando e dei suoi assessori, infatti, stiamo avviando una serie di opere significative, e sono certo che con il loro supporto indispensabile potremo insieme contribuire a lavorare nella giusta direzione. Oltretutto i lavori dello stage, avviato dalla Fondazione Labò, confluiranno nel nuovo Piano del Colore che la società ARRED sta predisponendo proprio per Ventimiglia alta, interamente finanziato con contributo regionale. Desidero quindi ringraziare l’associazione ‘Nuovi Orizzonti’, nella persona di Gigliola Coppo, per la piena e incondizionata collaborazione. Un ringraziamento particolare anche alla Fondazione Labò che raggruppa tutti gli architetti e i ricercatori. Colgo l’occasione per ringraziare infine il consigliere comunale Mauro Merlenghi, che ha seguito quotidianamente i lavori dello stage”.

Ma quali sono gli obiettivi raggiunti dallo stage? “Anzitutto il recupero del centro storico – spiegano gli studenti – nel senso che si potrà giungere al recupero di Ventimiglia alta solo attraverso la valorizzazione dello spazio pubblico. Con un intervento strategico: il coinvolgimento dei privati a intervenire sulle loro abitazioni. Il colore è uno degli ingredienti di tali strategie. Le soluzioni sono frutto di una sperimentazione cromatica mirata alla ricerca della scelta più congeniale all’obiettivo di riqualificazione urbana. Siamo dunque partiti dal Seminario, per restituire allo stesso la propria identità compositiva, attraverso una colorazione più marcata per il gruppo degli edifici sottostanti”.

Novità rilevanti sono previste anche sul fronte dei collegamenti. “In tema di accessibilità”, hanno proseguito gli studenti, “è nato il progetto di un elevatore che colleghi piazza Marconi al Cavo. Un’altra soluzione di collegamento riguarda un eventuale impianto di risalita collegato all’imboccatura di galleria Scoglietti con l’arrivo nella piazza del Sagrato. Secondo il progetto l’ascensore sarà interrato per non essere d’impatto al territorio. L’arrivo avviene ad una quota inferiore di 2,50 metri rispetto a quello della piazza. L’elevatore meccanizzato emerge come elemento puntuale e poco invasivo all’interno della piazza del Sagrato”.

Viva soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alle Politiche abitative, edilizia e Lavori pubblici, Maria Bianca Berruti: “Ho apprezzato molto le soluzioni che hanno proposto gli studenti di architettura e condivido il fatto che la città alta debba essere collegata al centro cittadino, per formare con esso una sola realtà e non un nucleo isolato e poco accessibile, su entrambi i lati. Il tema dell’accessibilità è fondamentale nei centri storici, e contiamo di svilupparlo anche in occasione dei prossimi bandi rivolti ai comuni liguri”.

I futuri architetti sono stati guidati e coordinati dai professori Bruno Gabrielli, Alessandro Ponte, Paolo Bandini, Mauro Marsullo, Alessio Costanzo. I responsabili del Coordinamento Scientifico sono stati coadiuvati dal Prof. Arch. Luigi Lagomarsino, dal Prof. Arch. Brunetto De Battè, dal pittore Raimondo Sirotti Pittore, da alcuni esperti in Storia della Città di Ventimiglia, nonché dall’Amministrazione comunale. “La sensazione che abbiamo, avuto appena arrivati nella città alta – dichiara infine l’arch. Mauro Marsullo – è che il luogo oggetto di studio è interessante e ricco di spunti. Questo luogo esprime molte potenzialità ma per alcune parti è congelato nel tempo. Si capisce che l’Amministrazione comunale ha già investito molto qui negli edifici pubblici e che c’è una tensione particolare indirizzata a questa realtà. Proprio questa tensione deve essere l’elemento che garantisce l’essenza del luogo. I cittadini di Ventimiglia hanno nel passato percepito una sorta di esproprio e la riqualificazione ha la funzione di superare questo concetto, di “qualcosa che apparteneva alla città e si che si è staccato”. Abbiamo studiato un approccio al tema della riqualificazione dove il colore lavora con altri temi di studio: riqualificazione degli spazi pubblici, infrastrutture (parcheggi , viabilità), valorizzazione della morfologia del luogo e l’individuazione di strategie per far si che i cittadini siano coinvolti in questa riqualificazione. Se manca una partecipazione emotiva tutto svanisce perché nessuno sente il luogo come proprio. Il colore va interpretato con spirito contemporaneo: individuando gli elementi utili per trarre una sorta di abaco del colore. Tutto questo deriva da una ricerca applicata sul campo. Studenti e docenti che insieme vivono il luogo e propongono meccanismi utili per i successivi passaggi”.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

Corsi di formazione, EVENTI

Le ultime notizie sull’argomento