Quali sono i vetri utilizzati in edilizia e quali sono le normative di legge che ne regolamento l’uso.
Il vetro è uno di quegli elementi che, in edilizia, così come in architettura, riscuote sempre un particolare fascino e interesse. Questo è dovuto ovviamente a moltissimi fattori, non ultimi quelli relativi alla volontà di chi commissiona un’opera. Rimane il fatto che il vetro, per le sue caratteristiche tecniche, è sinonimo di eleganza, trasparenza, colore, luminosità e molto altro.
Vediamo quindi, brevemente, di capire quali sono i vetri e le vetrazioni nel mondo dell’edilizia e quali le norme che ne regolano la scelta e l’utilizzo.
Vetri edili
- Vetri stratificati – realizzati unendo due o più strati di vetro con un strato di adesivo plastico che evita la dispersione di frammenti e schegge a seguito di rottura
- Vetri temprati – in grado di resistere a shock termici e urti
- Vetri retinati – sono dei vetri nei quali è inserita un’armatura di fili metallici in grado di mantenere coesa la lastra anche in caso di incendio
- Vetri blindati – un livello ancora più alto di sicurezza per questo tipo di vetri adatto per determinate attività commerciali, musei o edifici pubblici
- Vetri isolanti – sono tutti quei vetri che hanno la caratteristica di ridurre le dispersioni termiche ed acustiche.
Ogni vetro può essere lavorato con diversi tipi di trattamenti, tecnici e decorativi, in base alle singole esigenze che deve assolvere, ma oggi riesce anche a combinano proprietà basso emissive ed un’elevata trasmissione luminosa.
Ne sono un esempio i vetri Pilkington Suncool™, che sono stati progettati per garantire efficienti capacità di risparmio energetico e di controllo solare.
In base alle ultime normative che regolano la scelta dei vetri da utilizzare in edilizia in base alla destinazione d’uso e alla sicurezza, si dispone che per tutti i vetri posti ad almeno 100 cm dal piano siano realizzati con lastre interne di sicurezza.
Inoltre si è stabilito che, tra le altre cose, le porte finestre siano realizzate con vetri di sicurezza e che i vetri temprati, posti ad un’altezza superiore ai quattro metri, superino il test di HST, per ridurre al minimo il rischio di rottura improvvisa della lastra.
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