Vimar, made in Italy senza compromessi

Ho visitato il nuovo polo logistico e produttivo di Vimar a Marostica, occasione per toccare con mano che cosa significhi per un’azienda essere sostenibile in ogni aspetto del proprio lavoro a partire dai processi produttivi e dall’ottimizzazione del processo di recupero e riciclo dei rifiuti. Le ultime novità di prodotto

Vimar, made in Italy senza compromessi

Vimar è un’azienda green nel proprio DNA, attenta all’innovazione senza mai perdere di vista la sostenibilità. Il tema del cambiamento climatico e della gestione sostenibile delle risorse è infatti prioritario per quest’azienda specializzata nella produzione di tutti i componenti e prodotti di alta qualità made in Italy per l’impianto elettrico e dei sistemi per la smart home e building automation, videocitofonia, sicurezza, videosorveglianza e prodotti per la termoregolazione.

Basti pensare che Vimar presenterà già a fine anno il Bilancio di Sostenibilità, un documento di carattere non finanziario che attesta l’impegno delle imprese e i risultati raggiunti in tema di sostenibilità, che a livello nazionale diventerà obbligatorio dal 1° gennaio 2026 per tutte le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato, più di 250 dipendenti, bilancio annuo di almeno 43 milioni.

La visita al nuovo polo logistico e produttivo di Marostica è stata un’occasione per toccare con mano che cosa significhi per un’azienda essere sostenibile in ogni aspetto del proprio lavoro, a partire dai processi produttivi e quale sia il percorso per accelerare la transizione energetica.

Vimar: una delle fasi di produzione

Un’attenzione che si declina per esempio nell’ottimizzazione del processo di recupero e riciclo dei rifiuti, limitando al massimo la percentuale di quelli destinati alla discarica (nel 2022 è stato recuperato in media il 94% del prodotto, arrivando su 2 dei 4 stabilimenti al 99%), che significa anche un’attenta selezione dei fornitori in grado di assicurare il riciclo di alcune tipologie di rifiuti, il recupero della materia prima bordo processo, che permette di separare gli scarti di lavorazione che vengono reimmessi nel ciclo produttivo, e del materiale preassemblato.

Una parola chiave che spesso è emersa in questo contesto è “ecodesign”, un approccio alla progettazione, che Vimar ha fatto proprio, che tiene conto dell’impatto ambientale di un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita. L’obiettivo è minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente, attraverso la scelta di materiali sostenibili, la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica. Vimar è in prima linea nell’adottare queste pratiche, contribuendo non solo al successo del proprio brand, ma anche alla creazione di un futuro più verde e sostenibile. Anche gli imballaggi, realizzati con materia prima da riciclo fino al 100%, si caratterizzano per l’approccio ecologico.

Linea la nuova serie di placche e comandi presentata lo scorso anno e che ora è stata aggiornata con la nuova finitura canapa e un Supporto Antieffrazione che si rimuove esclusivamente con uno strumento dedicato, rappresenta perfettamente l’unione tra design, domotica e attenzione all’ambiente: è stata pensata infatti con modalità produttive eco. La serie, che ha ottenuto la certificazione ISSC+ che attesta l’utilizzo di materia plastica sostenibile, ad oggi riduce l’emissione di CO 2 equivalente di oltre il 70%.

Tra le ultime novità presentate dall’azienda segnaliamo il Controllo Accessi Smart con l’introduzione delle chiavi “virtuali” su Smartphone, che semplifica la gestione degli accessi in hotel, l’app dedicata VIEW KEY, il sistema di Telesoccorso e l’Integrazione dei prodotti View Wireless con Samsung SmartThings.

Lo stabilimento di Marostica, specchio della filosofia green

Il polo logistico e produttivo progettato da Atelier(s) Alfonso Femia è un gioiello di design e sostenibilità, realizzato nel rispetto del territorio su cui sorge, sia nella scelta dei materiali che nel design. Il polo, caratterizzato da forme geometriche, eleganti e lineari, ospita in due edifici gli uffici, produzione e magazzino.

A caratterizzare il progetto alcuni elementi chiave: c’è un perfetto equilibrio tra cemento e vetro che massima la luminosità naturale, grazie a grandi finestre a tutta altezza e lucernai (parliamo di 5.800 mq di superfici vetrate con 5 diverse tipologie di materiali), ma anche soppalchi e giardini pensili che illuminano gli interni. Per limitare al massimo la dispersione del calore verso l’esterno sono stati utilizzati  vetri basso emissivi.

L'ingresso dello stabilimento Vimar di Marostica

Femia ha posto grande attenzione alla scelta dei materiali, per esempio i 3000 mq di pannelli di cemento biodinamico, disegnati dall’Architetto  in collaborazione con Styl-Comp, con cui sono realizzate le pareti, abbattono gli inquinanti organici.

Il polo logistico Vimar di Marostica

Per l’approvvigionamento energetico il complesso ricorre ampiamente alle energie rinnovabili: sul tetto è installato impianto fotovoltaico ad alta efficienza di 3.900 mq che permette una produzione annua di 950.000 kWh, pari al 30% dei consumi. Un impianto geotermico sperimentale, i cui dati vengono passati alla Regione, abbinato a 48.000 metri quadri di pavimento radiante, copre le necessità di climatizzazione invernale ed estiva, con un risparmio di 200.000 KWh/annuo. E’ stato inoltre realizzato un tetto verde a sedum e la piattaforma di gestione dell’energia con Smart Metering, grazie a un sofisticato sistema di sensori che monitora in tempo reale i dati energetici, permette un risparmio del 10% dei consumi.

Per l’illuminazione sono state scelte soluzioni a LED. Infine nel parcheggio sono presenti colonnine per la ricarica delle automobili elettriche che formano il parco auto di
Vimar.

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